In questo capitolo abbiamo dato alcune definizioni di attenzione selettiva:

  • L'attenzione selettiva consiste nella capacità, da parte di un agente, di selezionare, in base ad un qualche criterio, un solo oggetto fra quelli presenti nel suo ambiente.
  • l'attenzione selettiva è l'interfaccia fra un'elaborazione di tipo parallelo ed una di tipo seriale.
  • l'attenzione selettiva è un filtro che seleziona un oggetto a scapito di altri;

La seconda e la terza definizione sono fra loro complementari: il passaggio da un'elaborazione parallela a quella seriale implica una scelta dell'informazione che verrà ulteriormente computata e, di conseguenza, la necessità di escludere altre informazioni dall'accesso. La prima definizione coglie invece un aspetto differente del fenomeno: data l'impossibilità di processare tutto contemporaneamente stabilisce che l'agente ha comunque, entro certi limiti, la capacità di decidere a quali oggetti prestare attenzione. Questa assunzione verrà analizzata nei prossimi capitoli.

Sono state brevemente discussi tre gruppi di teorie che sono state avanzate per spiegare gli scopi dell'attenzione. La teoria delle risorse limitate è legata soprattutto agli aspetti semantici dell'elaborazione e, pertanto, in questo lavoro non verrà ulteriormente presa in considerazione. Ci si occuperà, invece, in maniera abbastanza approfondita, degli altri due gruppi di teorie: conflitto nelle risposte ed interferenza nella codifica. Vale comunque la pena di ricordare che le tre diverse spiegazioni non sono mutualmente escludentisi ma che, piuttosto, sono fra loro complementari. La teoria delle risorse limitate può spiegare alcuni fenomeni relativi alle operazioni di tipo semantico, la features integration theory può interpretare alcuni importanti fenomeni che emergono nei compiti di identificazione mentre la teoria premotoria può essere invocata nella descrizione della programmazione degli atti motori.

Nei prossimi capitoli cercheremo di dimostrare come il meccanismo di selezione spaziale affronta sia i problemi relativi alla congiunzione degli attributi fisici nel processo di identificazione che quelli relativi alla localizzazione degli stimoli bersaglio nella programmazione degli atti motori.

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