I risultati degli esperimenti di Posner e colleghi, interpretati nei termini del modello "sganciamento, movimento ed agganciamento", possono essere interpretati anche con il modello presentato nel capitolo 5:

  1. quello che Posner considera un deficit nell'operazione di sganciamento viene quì spiegato in termini di deficit nella rappresentazione, danno amplificato dal meccanismo attentivo che, pur operando correttamente, peggiora il quadro clinico;
  2. quello che Posner definisce un deficit nell'operazione di agganciamento viene quì spiegato in termini di lesione unilaterale del filtro per emicampi;
  3. quello che Posner definisce un deficit nell'operazione di spostamento viene quì spiegato in termini di lesione bilaterale del filtro per emicampi che causa una diminuita efficienza sia della componente inibitoria che eccitatoria.

I dati sperimentali sono compatibili con entrambi i modelli, e per una loro valutazione comparativa è dunque necessario basarsi su valutazioni di altro genere. Alcune considerazioni sembrano deporre a favore del presente modello:

  • l'assunzione che il neglect parietale sia dovuto ad un deficit rappresentazionale è compatibile con i dati clinici e neurofisiologici;
  • il modello del filtro per emicampi è compatibile con esperimenti di cronometria quali quelli di Rizzolatti, Riggio, Dascola & Umiltà (1987).

Questi fatti non sono sufficienti per preferire un'ipotesi all'altra, e sarà dunque interessante testare i modelli in altri contesti sperimentali, quali quello di Sheliga, Riggio & Rizzolatti, 1994 (attenzione, emicampi e movimenti oculari), o quello di Cappa e colleghi, 1987 (eminegligenza e stimolazione vestibolare).

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