Nel presente elaborato viene adottata una modalità di esposizione che evidenzia la separazione tra presentazione da una parte, e contenuto e struttura di un sito web dall'altra. Il motivo di questa scelta risiede nella decisione di conservare anche nella dissertazione teorica uno dei fondamentali requisiti per la realizzazione di un progetto concepito fin dall'inizio per possedere un elevato grado di accessibilità.

Dal Web Content Accessibility Guidelines 1.0 (World Wide Web Consortium, 1999) si possono prendere come riferimento le seguenti definizioni di contenuto, struttura e presentazione di un documento:

The content of a document refers to what it says to the user through natural language, images, sounds, movies, animations, etc. The structure of a document is how it is organized logically (e.g., by chapter, with an introduction and table of contents, etc.). [...] The presentation of a document is how the document is rendered (e.g., as print, as a two-dimensional graphical presentation, as an text-only presentation, as synthesized speech, as braille, etc.). (World Wide Web Consortium, 1999)

Il vantaggio pratico di questo orientamento, dal punto di vista dell'accessibilità, della progettazione e del mantenimento del sito web, verrà discusso più avanti. Dal punto di vista concettuale, invece, separare la trattazione dell'interfaccia grafica dal contenuto e dalla struttura si rivela utile nell'evidenziare due approcci completamente distinti. Infatti, mentre per l'interfaccia grafica i requisiti di usabilità e accessibilità possono essere considerati in qualche modo universali, per quanto riguarda il contenuto e l'architettura dell'informazione non è possibile fare riferimento a degli standard, ma si rende necessario uno studio empirico sullo specifico sito web di riferimento. Pertanto, l'argomento relativo all'architettura dell'informazione verrà trattato nel secondo capitolo.

La percezione costituisce uno dei processi fondamentali implicati nell'interazione con i computer. In particolare, durante la consultazione di un sito web, è necessario che l'utente percepisca in maniera adeguata l'informazione presentata attraverso l'interfaccia.

Nell'ambito dell'Interazione Uomo Macchina l'obiettivo principale è stato quello di comprendere in che modo gli esseri umani interagiscono con i computer in termini di scambio di conoscenza tra i due sistemi.

In rapporto a questo intento, la psicologia cognitiva ha da sempre ricoperto un ruolo fondamentale, mettendo a disposizione le teorie sulla percezione, sull'attenzione, sulla memoria e sull'acquisizione della conoscenza.

In particolare, durante gli anni '60 e '70 il principale orientamento delle scienze cognitive era quello di considerare gli individui come elaboratori di informazioni (Preece et al., 1994). L'idea basilare dell'approccio informazionale è che l'informazione entra ed esca dalla mente umana attraverso una serie di processi sequenziali. Nello specifico, il modello proposto nel 1977 da Lindsay e Norman (ibidem), assume che il processo di elaborazione dell'informazione sia unidirezionale e sequenziale, che si articoli cioè in una serie di stadi successivi, e che ogni stadio richieda una certa quantità di tempo in proporzione alla complessità dell'informazione da elaborare (figura 1.1).

Input Output

or or

stimuli response

Figura 1.1 Gli stadi dell'elaborazione dell'informazione (adattato da Preece et al., 1994)

Nel modello esteso dell'elaborazione dell'informazione vengono inclusi anche i processi che riguardano l'attenzione e la memoria. La cognizione viene in questo modo vista in termini di come l'informazione viene percepita, attesa, elaborata ed immagazzinata in memoria (Preece et al., 1994).

Ognuno di questi processi ricopre uno specifico ruolo nell'interazione dell'utente con l'interfaccia grafica di un sito web, e la psicologia cognitiva può fornire gli strumenti necessari alla progettazione di un sistema che tenga in considerazione le modalità di elaborazione dell'informazione da parte degli individui (Rizzo & Pozzi, 2002; Michelini, 2002). La progettazione dell'interfaccia, quindi, deve portare ad un corretto equilibrio e ad una rappresentazione funzionale degli elementi della pagina, che devono essere predisposti in modo da risultare facilmente percepibili e da non generare ambiguità, allo scopo di facilitare l'interazione con il sistema).

All'inizio della navigazione all'interno di un sito web, prima ancora di formare dei modelli mentali circa il suo funzionamento, l'utente si trova ad interagire con un insieme di stimoli che attraverso il sistema percettivo vengono trasformati in segnali e rappresentazioni da trasmettere al cervello.

Diverse teorie hanno cercato di spiegare il funzionamento del nostro sistema visivo. Esse possono essere distinte in due classi: teorie costruttiviste ed ecologiche (ibidem). Secondo le teorie costruttiviste la percezione è un processo attivo attraverso il quale costruiamo la nostra visione del mondo facendo uso sia delle informazioni provenienti dall'ambiente, sia di conoscenze pregresse che ci aiutano a disambiguare gli stimoli (ibidem; Lever, Rivoltella & Zanacchi, 2002;). Le teorie ecologiche sostengono invece che l'informazione non è qualcosa che viene elaborato dagli individui, ma è semplicemente disponibile nell'ambiente, pronta per essere raccolta dall'organismo senza alcun processo di sintesi o interpretazione (Preece et al., 1994).

Uno dei principali assunti dell'approccio costruttivista è che la percezione includa anche l'intervento di rappresentazioni immagazzinate nella memoria, grazie alle quali il sistema visivo costruisce un modello del mondo trasformando gli input provenienti dall'ambiente (ibidem). In questo modo gli individui sono in grado di organizzare la loro esperienza nella maniera più coerente e semplice possibile.

Gli psicologi della Gestalt, tra i quali i maggiori esponenti si possono identificare in Max Wertheimer, Wolfgang Köhler, Kurt Koffka e Karl Duncker, hanno studiato la percezione visiva in circostanze diverse, giungendo ad affermare che uno degli aspetti più importanti dell'esperienza è costituito dal suo carattere unitario e coerente, e che gli oggetti vengono percepiti in maniera olistica (Benjafield, 1999; Menini, 2003).

I principi gestaltici di organizzazione sono dei fondamentali fenomeni percettivi di organizzazione dell'informazione visiva in termini di figura-sfondo, e dimostrano la tendenza degli individui ad organizzare la loro esperienza in termini più semplici e coerenti possibili. I maggiori principi gestalti di raggruppamento sono la legge della vicinanza, secondo cui gli elementi più vicini tendono ad essere percepiti come un unico raggruppamento; il principio della somiglianza, secondo cui, a parità di altre condizioni, gli elementi più simili vengono raggruppati insieme; il principio della chiusura, per cui siamo più propensi a percepire le configurazioni nella loro completezza, ossia tendiamo a percepire le linee che si chiudono come unità più probabilmente di quelle che non si chiudono; la legge del destino comune, secondo la quale percepiamo due elementi che si muovono nella stessa direzione come appartenenti alla medesima configurazione; il principio della simmetria, secondo cui gli elementi simmetrici vengono raggruppati insieme; il principio della continuità di direzione, per cui a parità di altre caratteristiche vengono percepiti come unità percettive quegli elementi che presentano il minor numero di cambiamenti ed interruzioni; la legge della buona forma, secondo cui gli elementi armonici, equilibrati e regolari vengono percepiti come unità; infine, anche l'esperienza passata influenza il nostro modo di percepire gli stimoli provenienti dall'ambiente, favorendo la costituzione di oggetti che abbiamo già esperito piuttosto che di elementi sconosciuti.

Le applicazioni dei principi gestaltici di organizzazione percettiva alla progettazione dell'interfaccia grafica di un sito web sono numerose. Per esempio, utilizzare un contrasto netto tra il colore del testo e quello dello sfondo facilita la leggibilità, migliorando la percezione delle forme. Per quanto riguarda invece l'organizzazione dell'informazione, la legge della vicinanza suggerisce di raggruppare gli elementi semanticamente contigui, mentre il principio della somiglianza mostra che, attraverso la ripetizione di elementi simili in posizioni diverse della pagina web, è possibile rafforzare i legami tra parti separate. Infine, grazie alla legge della chiusura, è possibile posizionare gli elementi grafici in modo da creare dei collegamenti attraverso l'organizzazione dello spazio lungo linee invisibili (Rizzo, 2002).

Un'altra caratteristica saliente che contribuisce all'usabilità di un'interfaccia grafica consiste nel mapping naturale, il quale, attraverso l'uso di icone e mentafore appropriate dei concetti, rende possibile l'interazione con gli elementi del sito web analogamente a come si farebbe con il mondo rappresentato, evitando così all'utente di dover ricorrere ad interpretazioni arbitrarie del significato dei simboli percepiti.

Inoltre, strutturare la pagina in modo tale che non sia necessario un eccessivo scrolling permette al navigatore del sito web di formarsi un modello mentale bidimensionale della pagina che sta visitando, incrementando la probabilità di trovare le informazioni che sta cercando e riducendo il numero di errori (Menini, 2003).

L'interfaccia grafica, infine, può essere d'aiuto anche alla nostra memoria, che ha capacità limitate. Infatti nella vita quotidiana siamo soliti sfruttare le informazioni presenti nel mondo per attuare i nostri scopi organizzando l'ambiente in modo tale che faccia da supporto al comportamento (Norman, 1997). Così, possiamo sfruttare le caratteristiche dell'interfaccia grafica per semplificare l'interazione con il sito web, assegnandole la funzione di memoria esterna, per esempio utilizzando in maniera appropriata i colori per indicare i link attivi e quelli già visitati. In un altro modo, l'interazione con il sito web può essere semplificata mantenendo un buon grado di consistenza interna ed esterna. La consistenza interna si ottiene quando gli elementi del sito rimangono invariati nelle diverse pagine, mentre la consistenza esterna riguarda la standardizzazione dei diversi siti presenti nel World Wide Web, per esempio l'utilizzo del colore blu per i link non ancora attivati e del colore viola per quelli visitati (Menini, 2003).

L'interfaccia grafica, quindi, ricopre un ruolo indispensabile nell'incrementare l'usabilità e l'accessibilità di un sito web, permettendo all'utente di ridurre i tempi di apprendimento del funzionamento del sito e favorendo la formazione di modelli mentali appropriati.

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