Il card sorting è una tecnica frequentemente impiegata nell'ambito dell'Interazione Uomo Macchina per individuare i modelli mentali degli individui, ma sembra essere ancora scarsamente utilizzata nel campo delle scienze cognitive. In effetti, è stata evidenziata una scarsità di documentazione scientifica riguardo a questo strumento di elicitazione della conoscenza, e al suo utilizzo nella ricerca sui processi di categorizzazione.

A partire dalla teoria del prototipo di Eleanor Rosch, pertanto, è stata sviluppata questa ricerca sperimentale, con l'obiettivo di impostare lo studio sulla categorizzazione mediante la tecnica del card sorting.

Lo studio preliminare ha permesso di affermare la validità del metodo di card sorting come strumento di elicitazione della conoscenza, e in particolare, della struttura categoriale dei concetti naturali.

Infatti, sia la correlazione positiva tra la prototipicità media e il numero di categorizzazioni corrette, sia quella tra la probabilità di produzione e il numero di classificazioni corrette, mostrano che gli esemplari più rappresentativi della categoria di appartenenza sono anche catalogati più correttamente in sede di card sorting, in accordo con la teoria del prototipo.

Per quanto riguarda l'esperimento di categorizzazione interattiva, è stata riscontrata una differenza significativa tra le quattro condizioni sperimentali sia relativamente alla percentuale di categorizzazioni corrette, sia riguardo alla percentuale di errori di catalogazione. Sebbene non sia stata trovata una differenza altrettanto significativa tra le diverse condizioni sperimentali per quanto riguarda i tempi di categorizzazione ed i ripensamenti, è opportuno evidenziare che la tendenza sembra essere coerente con i risultati ricavati dai dati di classificazioni corrette e scorrette. In altre parole, è stata riscontrata una prestazione generalmente migliore per la seconda e la quarta condizione, in cui la guida al card sorting era definita rispettivamente dall'utilizzo degli esemplari più prototipici e dalla denominazione delle categorie di risposta mediante le opportune etichette. Al contrario, è stata osservata una performance tendenzialmente minore per quanto riguarda la prima condizione, caratterizzata dall'assenza di guida per il compito di card sorting, e la terza condizione, in cui venivano mostrati gli esemplari più periferici.

I risultati, pertanto, hanno permesso di corroborare l'ipotesi iniziale secondo cui l'utilizzo di un card sorting chiuso avrebbe portato ad una facilitazione del compito di catalogazione in termini di numero di errori e percentuale di classificazioni corrette.

Dal punto di vista teorico, i risultati hanno confermato la validità del metodo del card sorting come tecnica di elicitazione della conoscenza, in grado di rappresentare l'organizzazione categoriale dei concetti naturali.

Inoltre, l'esperimento di categorizzazione interattiva mostra che fornire delle buone guide per la classificazione, come gli item prototipici e le etichette delle categorie, impiegate rispettivamente nella seconda e nella quarta condizione sperimentale, facilita il compito, mentre al contrario, fornire delle guide più svantaggiose, come l'utilizzo di esemplari periferici, lo rende più difficoltoso.

Questo risultato è coerente con quanto sostenuto dalla teoria del prototipo e dalle teorie basate sugli esemplari.

Pertanto, la metodologia del card sorting può essere utilizzata in ambito teorico come strumento per la ricerca sui processi di categorizzazione e sull'organizzazione della conoscenza, mentre in ambito applicativo può rivelarsi adeguata come tecnica per elicitare i modelli mentali degli individui per un'accurata progettazione della struttura informativa di artefatti.

Inoltre, i risultati dell'esperimento di categorizzazione interattiva possono determinare degli interessanti risvolti applicativi per quanto riguarda l'implementazione del card sorting in ambienti reali. Infatti, in molte situazioni è possibile indicare a priori il nome dei raggruppamenti, ma anche quando ciò non risulta fattibile perchè le categorie appaiono sfumate o non sono ben definite, spesso è lecito fornire una guida indicando alcuni esemplari che siano molto rappresentativi dei concetti in questione, evitando gli elementi più periferici che potrebbero portare ad un peggioramento della prestazione.

Nella presente ricerca sono state misurate variabili come le categorizzazioni corrette e scorrette, i tempi di classificazione e i ripensamenti in un compito di card sorting. Una possibile investigazione futura potrebbe riguardare l'analisi di eventuali differenze tra le strategie di categorizzazione nei compiti di card sorting caratterizzati da una guida con esemplari prototipici e le strategie impiegate in compiti di classificazione definiti da una guida più scarsa, come l'utilizzo degli esemplari più periferici.

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