Per quanto riguarda l'interfaccia e la sua caratteristica di essere meno vincolata ai contenuti del sito rispetto all'architettura dell'informazione, sono stati creati degli standard (o linee guida) costruiti a partire dai risultati di molteplici studi ed esperimenti relativi all'usabilità. Nel caso delle interfacce Web, le linee guida possono riferirsi alla costruzione della home page del sito, a come dovrebbero essere i link, le parole chiave ed etichette utilizzate, alla disposizione dei contenuti in liste, paragrafi o pagine, alla grafica, ecc. Spesso, le linee guida hanno associati punteggi che si riferiscono all'evidenza empirica a loro sostegno, e comprendono principi applicabili al processo di valutazione e progettazione iterativo, allo sviluppo centrato sull'utente, alle questioni riguardanti l'accessibilità.1

A titolo di esempio, Nielsen 1997 che mostra che il 79% degli utenti Web non legge i testi, ma si limita alla ricerca superficiale di parole chiave, titoli, liste puntate; una lettura più approfondita avviene solo quando gli utenti trovano materiale di interesse. A partire da questi risultati, le linee guida riferite alla disposizione dei contenuti nei paragrafi raccomandano testi oggettivi, coincisi e facilmente scorribili (liste puntate); un'organizzazione dei vari argomenti in paragrafi chiaramente distinguibili; titoli nidificati; parole chiave in evidenza; assenza di ironia e di altre figure retoriche, che potrebbero confondere il lettore, dato che la sua lettura è superficiale.

Koyanl, Bailey e Nall 2003 propongono le seguenti linee guida per la disposizione dei contenuti nelle pagine Web:

1.organizzare i contenuti in modo chiaro ad ogni livello del sito Web, seguendo un criterio logico che appaia tale anche ad utenti casuali;

2.posizionare le informazioni più importanti all'inizio della gerarchia del sito, ed all'inizio della singola pagina;

3.facilitare lo scanning visivo tramite titoli chiari e propriamente posizionati, liste puntate, titoli nidificati, frasi e paragrafi brevi e informativi;

4.raggruppare le informazioni tra loro collegate in modo da diminuire il tempo necessario alla ricerca;

5.mostrare solo l'informazione necessaria, assicurandosi che essa sia presente al momento giusto e nel posto giusto;

6.fornire la stessa informazione in formati multipli, per consentirne l'accesso ad un vasto pubblico;

7.utilizzare rappresentazioni quantitative, ad esempio grafici o illustrazioni, per ridurre il tempo necessario alla comprensione di un concetto.

8.utilizzare il colore per rappresentare raggruppamenti di elementi appartenenti alla medesima categoria.

Con il tempo, l'applicazione delle linee guida ha fatto sì che alcuni accorgimenti diventassero delle convenzioni specifiche per il Web, note e riconosciute dagli utenti e che, come tali, facilitano il passaggio da un sito all'altro. Esempi di convenzioni di questo tipo sono il colore dei link: blu se il link non è ancora stato visitato, viola, se il link è già stato visitato; oppure la posizione in alto a sinistra del logo del sito, o l'uso dell'icona del carrello, che ormai è associata nella maggior parte dei siti, all'atto che precede l'acquisto di un prodotto o servizio Krug, 2001.

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