La maggior parte dei testi su supporto cartaceo è scritta con inchiostro nero su fondo bianco, cosa che assicura un'ottima leggibilità perché l'alto contrasto tra la parola e lo sfondo, inteso come differenza di luminosità tra due superfici adiacenti, migliora la percezione delle forme. Su web, invece, la necessità di rendere le pagine dei siti accattivanti dal punto di vista estetico ha portato spesso alla creazione di pagine con colori sgargianti o con accostamenti particolari.

Spesso si trovano articoli, rivolti a web designer, tra loro discordanti riguardo a quale sia la combinazione di colore migliore per aumentare la leggibilità su video. Tuttavia, a questo proposito, una buona ricerca sperimentale è stata condotta da Hill (1997) che ha cercato di valutare la leggibilità di un testo on line come effetto della combinazione di vari accostamenti di colore, spaziatura tra caratteri (fissa o proporzionale), tipo di carattere (con o senza serif), e stile (corsivo o stampato). Le variabili considerate sono:

6 combinazioni di colore, tali che siano presenti: due scritte chiare su campo scuro (giallo su blu, bianco su blu), due scritte scure su campo chiaro (nero su bianco, verde su giallo), una non definibile in termini di chiarezza (rosso su verde) e la più comune nelle pagine web (nero su grigio), quest'ultima combinazione viene poi scomposta in quattro sottocombinazioni di toni di grigio;

3 tipi di carattere: Il Times New Roman (con serif e spazio interlettera proporzionale), l'Arial (senza serif e spazio proporzionale) e il Courier New (con serif e spazio interlettera fisso);

2 stili di carattere: stampato e corsivo.

I risultati indicano che la combinazione di testo verde su sfondo giallo produce i tempi di risposta migliori, seguita dalla combinazione nero su sfondo bianco. Come ipotizzato, invece, la combinazione rosso-verde allunga notevolmente i tempi di risposta in tutte le condizioni per la mancanza di contrasto. I tempi di reazione per le altre combinazioni si situano tra questi due poli.

Non si riscontrano interazioni tra le combinazioni di colore e il tipo di carattere, mentre sono significative le interazioni tra tipo e stile dei caratteri testati. Infine la tripla interazione, statisticamente significativa, tra le variabili dimostra che non esiste una combinazione colore da utilizzare sempre, sebbene siano da preferire le combinazioni con testo scuro su fondo chiaro in quanto migliorano la prestazione in media del 25% (Bauer, Cavonius, 1980).

La combinazione nero su campo grigio è stata ulteriormente scomposta in quattro sottogruppi, ciascuno con un tono di grigio differente, ed è stata poi confrontata con la combinazione nero su sfondo bianco. Sorprendentemente il testo nero su campo grigio medio e quello nero su campo grigio scuro producono tempi di reazione migliori della combinazione nero su campo bianco, almeno per quanto riguarda lo stile stampato. Questi dati possono essere interpretati considerando che il bianco della carta è differente dal bianco dello schermo. Lo schermo, infatti, emette luce e la quantità di luce emessa è massima con lo sfondo bianco e le lettere sottili; questa condizione può affaticare molto l'occhio. A parità di schermo, il minore affaticamento si avrebbe con lettere chiare su fondo nero perché in queste condizioni lo sfarfallamento dello schermo viene minimizzato, tuttavia, come abbiamo visto, è consigliabile evitare questa soluzione grafica privilegiando per lo sfondo il grigio o i colori tenui.

In linea di massima, quindi, dalla combinazione tra teorie sulla percezione dei colori e dati sperimentali possiamo trarre delle linee guida per l'accostamento dei colori abbastanza definite:

  • evitare l'uso contemporaneo di colori saturi agli estremi dello spettro (ex: rosso-blu, giallo-viola), a causa della difficoltà del sistema visivo di mettere a fuoco questi due colori contemporaneamente.
  • qualora si desiderasse utilizzare il blu, sebbene l'acutezza visiva per questo colore sia inferiore a quella per il rosso e per il verde, esso va scelto come colore per lo sfondo piuttosto che per le scritte, e comunque evitare di utilizzarlo per i messaggi importanti;
  • non usare mai rosso e verde vicini, sia per la difficoltà dell'occhio a percepirli contemporaneamente sia perché i soggetti con deficit nella percezione dei colori non riescono a distinguerli;
  • preferire il giallo che è un colore comunemente riconoscibile anche dai soggetti daltonici;
  • usare pochi colori contemporaneamente;
  • associare i colori ai vari significati in modo consistente;
  • usare lo stesso colore per raggruppare oggetti simili;
  • utilizzare colori saturi e brillanti.

È da notare come gli ultimi quattro punti non si riferiscano tanto alla leggibilità del testo, quanto piuttosto all'estetica della pagina e all'uso che si può fare dei colori come indicatori semantici.

È bene tenere a mente, a questo proposito, la distinzione tra colori caldi e colori freddi. I colori caldi sono quelli dell'arco giallo-rosso, mentre i colori freddi appartengono alla gamma verde-viola. Ovviamente la percezione dei colori come il verde e il viola, che maggiormente si avvicinano alla linea di demarcazione tra colori caldi e colori freddi, dipende molto dalla predominanza di un'onda sull'altra (per esempio un viola che tende al rosso è percepito più caldo di un viola con predominanza blu).

In linea di massima si può affermare che i colori caldi evocano azione, urgenza, necessità di risposta e vicinanza, mentre i colori freddi lontananza e freddezza. I colori caldi sono percepiti come sporgenti rispetto allo sfondo, mentre i blu e i violetti danno la sensazione di allontanarsi dal piano del fondo e cioè di rientrare (Cipolletti, 1980).

Osservando il cerchio dei colori , in cui sono considerati colori primari il rosso, il blu e il giallo, si possono osservare due tipi di armonie:quella per affinità e quella per contrasto. Le armonie per affinità si hanno con i colori che sono vicini nel cerchio dei colori, sono le armonie presenti in natura. Le armonie per contrasto si ottengono, invece, accoppiando due colori lontani, ancor meglio se opposti, nel cerchio dei colori, spesso l'armonia di colori complementari coincide con un'armonia caldo-freddo e dipende dal fatto che ciascun colore della coppia rende più vivido l'altro attirando particolarmente l'attenzione (Frova, 1984).

Inoltre non va dimenticato, anche se la trattazione di tale argomento esula dagli scopi di questo paragrafo, che a certi colori si attribuiscono significati particolari e che ai colori corrispondono dei codici che ci sono familiari (ex: rosso=pericolo), ma anche che questi codici possono cambiare col mutare della cultura di riferimento. Quindi anche se non diminuisce la leggibilità, non è opportuno esprimere un messaggio con un colore che esprime proprio il messaggio opposto (Fracchini, 2002).

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