Il leit motiv delle linee guida sull'accessibilità è che "migliorando l'accesso ai portatori di disabilità, in realtà si rendono i contenuti dei siti più disponibili per tutti gli utenti". Infatti, l'accessibilità è un concetto generale, che non riguarda solo gli utenti disabili, ma torna a vantaggio di tutti: il suo scopo è la progettazione universale ("design for all"). Il sito dovrebbe presentare un unico contenuto informativo fruibile da tutti gli utenti, a prescindere dalle loro capacità fisiche o sensoriali e, entro certi limiti, dalla loro dotazione strumentale; il sito non dovrebbe lasciare fuori nessuno: né quelli che usano connessioni lente, browser in disuso o processori lenti, né chi soffre di handicap visivi come daltonici e ipovedenti, né gli utenti costretti da qualche limitazione (ambienti rumorosi, stanze sovra/sotto-illuminate...), indipendentemente dal particolare interprete d'uso (telefono cellulare, browser normali...).

L'accessibilità può essere facilitata anche attraverso la personalizzazione delle modalità di visualizzazione dei documenti, come la scelta della risoluzione grafica dello schermo, del tipo e dimensione dei caratteri.

Le soluzioni tecnologiche per l'accessibilità si fondano su sistemi adattivi e adattativi in grado di trasformare le caratteristiche dell'interfaccia e del compito, rendendole compatibili con le limitazioni degli utenti; inoltre, è fondamentale che l'organizzazione del sito e dei suoi documenti assicurino un facile orientamento all'interno della loro struttura e, quindi, una facile navigazione e ricerca d'informazioni.

Per costruire un sito accessibile per prima cosa bisogna rispettare le 14 linee guida specificate dalle "Web Content Accessibility Guidelines 1.0", una serie di principi per facilitare l'accessibilità, pubblicate dalla WAI (Web Accessibility Iniziative):

fornire alternative equivalenti al contenuto audio e visivo;

non fare affidamento solo sul colore, ma assicurarsi che il testo e la grafica siano comprensibili anche qualora visti senza colore;

separare la codifica dell'aspetto da quella del contenuto per rendere più semplice la comprensione dell'organizzazione della pagina o la sua navigazione;

chiarire l'uso di linguaggi naturali, utilizzando marcatori che facilitino la pronuncia o l'interpretazione del testo abbreviato o straniero;

creare impaginazioni che vengano trasformate elegantemente dai browsers e dagli altri user agents;

assicurarsi che le pagine siano accessibili anche quando tecnologie più recenti non sono supportate o sono disattivate;

assicurarsi che l'utente possa tenere sotto controllo i cambiamenti di contenuto nel corso del tempo, assicurarsi, cioè, che il movimento, il lampeggiare, lo scorrere e l'auto aggiornamento di oggetto o pagine possa essere messo in pausa o interrotto;

progettare per garantire l'indipendenza dal dispositivo, ossia per le varie tecnologie: personal computer, palmare...;

usare soluzioni di accesso provvisorie affinché le tecnologie di assistenza e i browsers meno recenti possano operare correttamente;

usare le tecnologie e le raccomandazioni del W3C e qualora non fosse possibile, o il farlo genererebbe documenti che non si trasformano elegantemente, offrire una versione alternativa del contenuto seguendo le linee guida per l'accessibilità;

fornire informazione per la contestualizzazione e l'orientamento;

fornire meccanismi di navigazione chiari e coerenti;

assicurarsi che i documenti siano chiari, semplici e facilmente comprensibili.

[Vedi anche Adattabilità e Flessibilità]

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