Questo metodo di valutazione, introdotto da Nielsen nei primi anni Novanta, si caratterizza per la propria semplicità di utilizzo, i bassi costi di gestione e la velocità con cui si perviene a risultati concreti. Esso prevede la partecipazione di un piccolo gruppo di esaminatori, non necessariamente esperti di usabilità, e i risultati raccolti possono essere utilizzati per effettuare direttamente una nuova progettazione del sistema o durante ciascuna fase dell'iterative design o per organizzare un test di usabilità più complesso. Per arrivare ad un'analisi dell'usabilità di un sito, questa tecnica si avvale di una lista di euristiche che permettono di determinare il grado di conformità del progetto con le regole dell'usabilità; esse forniscono una base per l'identificazione dei problemi e delle soluzioni ad essi.

La modalità di esecuzione di un test con euristiche prevede che ciascun individuo che partecipi all'analisi, ispezioni per proprio conto l'interfaccia. In seguito i risultati devono essere raccolti assieme, sotto forma di rapporti scritti o di commenti orali riportati al coordinatore del gruppo, che si prenderà cura di riunire le opinioni di ciascuno e di elaborare le conclusioni.

Partendo dall'analisi di più di duecento difetti di usabilità incontrati durante la pratica di valutazione, Nielsen ha ricavato statisticamente le dieci principali regole:

  1. visibilità dello stato attuale del sistema: il sistema deve essere concepito in maniera tale da comunicare in ogni momento all'utente il proprio stato; nell'ambito degli strumenti informatici, questa prerogativa è fondamentale, perché spesso l'utente non possiede uno schema mentale corrispondente alla realtà, che non gli permette di interpretare in maniera esatta le operazioni in corso nel sistema. Questo, a maggior ragione, vale per le interfacce che riguardano Internet. Ad esempio, la navigazione in Rete è spesso condizionata da tempi molto lunghi di caricamento della pagina selezionata, che, se non vengono gestiti mediante messaggi che informino l'utente del caricamento in corso, possono provocare disorientamento, dando l'impressione che il sistema sia in panne; allo stesso modo, la pagina Web deve essere concepita in modo da tenere aggiornato l'utente sullo stato della navigazione, distinguendo, mediante l'uso appropriato dei colori, i collegamenti da visitare da quelli già visitati. I collegamenti presenti nella pagina devono essere messi in evidenza, per consentire all'utente di avere sempre una idea chiara delle possibilità di navigazione offerte dal sito.

  2. Corrispondenza tra il sistema e il mondo reale: le pagine contenute nel sito devono essere compilate tenendo a mente le caratteristiche dell'utente cui esse sono destinate; in questo senso, il linguaggio, e i concetti espressi devono rispecchiare le conoscenze di quello che si suppone sia l'utente. Una pagina destinata ad un pubblico di bambini, per esempio, deve presentare un tipo di informazione e di esposizione coerente con le loro esigenze.

  3. Libertà e possibilità di controllo del sistema da parte dell'utente: il sito deve permettere all'utente una navigazione libera all'interno delle varie pagine e deve evitare di costringerlo a visitare pagine che non lo interessano. In questo senso, è criticabile la tendenza attuale di alcuni siti ad inserire pagine di introduzione ricche di grafiche ed animazioni, che non presentano alcun contenuto specifico e richiedono tempi di caricamento molto lunghi, senza possibilità, da parte dell'utente, di evitarle. Per attenersi al principio della libertà di controllo, pagine di questo genere, se inserite, devono prevedere al loro interno la presenza di collegamenti che permettano di evitarle.

  4. Coerenza interna ed esterna e conformità agli standard comunemente accettati dagli sviluppatori di siti Web: secondo il principio della coerenza interna, le pagine di un sito dovrebbero presentare un impianto di base simile per quanto riguarda l'impostazione grafica e gli strumenti di navigazione. La violazione di questo principio può portare l'utente a perdere l'orientamento, a non riconoscere gli strumenti di navigazione o le pagine stesse del sito. Ad esempio, se all'interno di una pagina i collegamenti ipertestuali sono indicati dal colore blu del testo, mentre nella pagina successiva viene utilizzato per lo stesso scopo il colore verde, l'utente può impiegare del tempo a riconoscere il collegamento, o non riconoscerlo affatto. Questo esempio può essere utilizzato anche per chiarire il concetto di coerenza esterna: la maggior parte dei siti Web simboleggiano il collegamento ipertestuale mediante tre caratteristiche: il colore blu del testo, la sottolineatura dello stesso, e una grafica diversa per il cursore del mouse in corrispondenza del collegamento. Il rispetto di questo genere di convenzioni permetterà all'utente che visiti per la prima volta il sito Web di orientarsi più facilmente tra le informazioni presenti nella stessa e di applicare conoscenze già acquisite nelle precedenti esperienze di navigazione.

  5. Cura nella prevenzione degli errori: la prevenzione dell'errore si ottiene mediante l'utilizzo di vincoli d'uso, che impediscano al sistema di compiere azioni potenzialmente pericolose senza prima ricevere una conferma dall'utente, mediante la visibilità dello stato del sistema e delle possibilità operative, e mediante la coerenza, che permette all'utente di ricavare un modello concettuale efficace.

  6. Riconoscere piuttosto che ricordare: l'interfaccia deve mettere a disposizione dell'utente gli strumenti e le opzioni disponibili, evitando di costringerlo a memorizzare o recuperare altrove le informazioni necessarie per l'utilizzo del mezzo. In altre parole, la pagina deve contenere anche le istruzioni per un suo corretto utilizzo.

  7. Promuovere la flessibilità e l'efficienza: l'interfaccia deve rispettare anche le esigenze dell'utente esperto, mettendo a sua disposizione gli strumenti per un utilizzo in rapida sequenza degli strumenti e delle informazioni in essa contenuti.

  8. Grafica e design minimalisti: l'impostazione grafica deve essere improntata all'essenzialità. Il motivo principale di questa affermazione è dato dalle caratteristiche dei mezzi con i quali l'utenza media effettua il collegamento alla Rete; essi non consentono un rapido trasferimento dei dati, che permetta di arricchire le pagine con grafiche ed animazioni non essenziali senza pregiudicare la fluidità della navigazione. Pertanto il sito dovrà contenere l'indispensabile, senza per questo rinunciare ad una certa eleganza formale.

  9. Fornire all'utente i mezzi per riconoscere e riparare gli errori: qualora l'utente non sia in grado di evitare errori, il sistema deve provvedere ad informarlo in maniera chiara e completa, indicando il tipo di problema verificatosi, la sua natura, e suggerendo una strategia di recupero dell'errore efficace. In particolare, il messaggio di errore non deve limitarsi ad indicare il codice dell'errore, perché si tratta di un genere di informazione che solo gli utenti più esperti possono decifrare correttamente.

  10. Inserire strumenti di aiuto e istruzioni di utilizzo: posto che un sistema progettato in vista dell'usabilità deve essere, per quanto possibile, utilizzabile senza far ricorso alle istruzioni d'uso, è preferibile che l'interfaccia preveda degli strumenti di aiuto che possano soccorrere l'utente in difficoltà. La documentazione deve essere semplice da rintracciare, focalizzata sulle esigenze e gli scopi dell'utente, ed essenziale.

Le euristiche di valutazione si presentano, quindi, come una raccolta di regole, che possono trasmettere una sensazione di ovvietà, ma che costituiscono un metodo per essere certi di non avere tralasciato alcuno degli aspetti più importanti nella progettazione di un'interfaccia.

Il passo successivo alla raccolta delle euristiche, è quello di ingaggiare un piccolo gruppo di valutatori (da tre a cinque), fornire loro alcune informazioni sul sito da analizzare, come il pubblico cui è rivolto, gli obiettivi che ci si propongono, ecc., e lasciare che essi lo esplorino liberamente. Dopo un breve periodo di apprendistato, per acquisire la necessaria confidenza con il prodotto, i valutatori sono in grado di compilare una lista dei problemi di usabilità che hanno incontrato ed, eventualmente, di suddividerli in categorie, come, per esempio, difetti di flessibilità o di visualizzazione dello status del sistema, ecc. Poiché le informazioni raccolte per mezzo di queste persone sono comunque opinioni personali, il test va somministrato a un minimo di tre - cinque valutatori. Dopo la fase di esplorazione del sito, i soggetti del test devono procedere con la valutazione, per mezzo di una scala a cinque punti, della lista di problemi individuati nel corso della prima fase del test da tutti i partecipanti, per distinguere i problemi considerati di poco conto da quelli più seri. Il responsabile del progetto, quindi, viene in possesso di una lista di difetti, ciascuno allegato ad una valutazione della sua gravità, che gli permette di decidere in quali casi intervenire subito per migliorare il design del sito e di programmare un aggiornamento mirato, in base alle reali esigenze dei potenziali utenti del sito. Naturalmente, le euristiche di valutazione possono essere utilizzate anche per il processo inverso a quello di valutazione: possono essere utilizzate come criterio di usabilità , come linee guida durante le varie fasi di progettazione.

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